L'atene classica, lo sviluppo della democrazia e l'insegnamento dei sofisti sono il contesto in cui agisce una delle figure fondamentali per lo sviluppo non solo della pedagogia, ma di tutto il pensiero occidentale: Socrate.
A differenza dei sofisti, Socrate non è un maestro delle arti del discorso, anche se ne fa uso. I sofisti sono "professionisti della formazione", mentre Socrate dedica la sua vita alla filosofia. Ai suoi allievi non trasmette un insegnamento tecnico, ma morale, per il quale non chiede un compenso.
Socrate insegna ai suoi interlocutori che molte loro convinzioni sono solo opinioni infondate e li induce alla continua ricerca della verità, un'attività che non dve mai cessare. Egli stesso è impegnato in questa ricerca, perché l'unica certezza che possiede è quella della propria ignoranza "io so di non sapere". La strategia adottata da Socrate è complessa e assume l'aspetto di un vero e proprio metodo. A fronte delle considerazioni di Socrate, le tesi degli avversari crollano, perché si rivelano contraddittorie. Questa confutazione apre la strada a un'autentica ricerca della verità.
Socrate induce chi dialoga con lui a fornire egli stesso una risposta alla domanda iniziale. Questo aspetto del metodo socratico è chiamato maieutica. Socrate paragona la sua attività a quella di sua madre, che era una levatrice. Come sua madre aiutava le donne a partorire corpi, lui aiuta le menti a partorire idee.
Socrate si distingue dai sofisti per tre ragioni:
- A Socrate non interessa la retorica, come arte della persuasione, ma piuttosto la dialettica, come serrato dialogo, una pratica argomentativa guidata dalla ragione.
- Socrate vorrebbe approdare alla definizione dei concetti di bene e giustizia, quindi ponendosi un problema morale.
- Per Socrate la virtù non è insanabile dall'esterno, ma viene appresa attraverso una ricerca interiore.
Proprio per questa valorizzazione alla ricerca interiore, Socrate è considerato lo scrittore dell'anima come coscienza. Socrate inoltre ritiene che tutti gli uomini agiscono in vista della felicità, compiendo ciò che ritengono essere il bene, ma spesso per ignoranza scelgono il male. Inoltre è convinto che sia inevitabile compiere il bene una volta che si sappia cos' è.
Socrate induce chi dialoga con lui a fornire egli stesso una risposta alla domanda iniziale. Questo aspetto del metodo socratico è chiamato maieutica. Socrate paragona la sua attività a quella di sua madre, che era una levatrice. Come sua madre aiutava le donne a partorire corpi, lui aiuta le menti a partorire idee.
Socrate si distingue dai sofisti per tre ragioni:
- A Socrate non interessa la retorica, come arte della persuasione, ma piuttosto la dialettica, come serrato dialogo, una pratica argomentativa guidata dalla ragione.
- Socrate vorrebbe approdare alla definizione dei concetti di bene e giustizia, quindi ponendosi un problema morale.
- Per Socrate la virtù non è insanabile dall'esterno, ma viene appresa attraverso una ricerca interiore.
Proprio per questa valorizzazione alla ricerca interiore, Socrate è considerato lo scrittore dell'anima come coscienza. Socrate inoltre ritiene che tutti gli uomini agiscono in vista della felicità, compiendo ciò che ritengono essere il bene, ma spesso per ignoranza scelgono il male. Inoltre è convinto che sia inevitabile compiere il bene una volta che si sappia cos' è.
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Socrate (470 a.C./469 a.C. - 399 a.C.) |
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